Shock a Graz: la furia costa 11 vite – l'autore lascia una lettera d'addio!

Transparenz: Redaktionell erstellt und geprüft.
Veröffentlicht am

Sparatoria a Graz l'11 giugno 2025: un ventunenne uccide dieci persone, ne ferisce altre undici, lascia dietro di sé un biglietto di suicidio e una bomba.

Amoklauf in Graz am 11. Juni 2025: Ein 21-Jähriger tötet zehn Menschen, verletzte elf weitere, hinterlässt Abschiedsbrief und Bombe.
Sparatoria a Graz l'11 giugno 2025: un ventunenne uccide dieci persone, ne ferisce altre undici, lascia dietro di sé un biglietto di suicidio e una bomba.

Shock a Graz: la furia costa 11 vite – l'autore lascia una lettera d'addio!

L’11 giugno 2025 a Graz, in Austria, si è verificata una tragica sparatoria che ha scioccato l’intera nazione. Un uomo di 21 anni, considerato di basso profilo e incensurato, ha aperto il fuoco in una scuola, uccidendo dieci persone prima di togliersi la vita. L'autore del reato era un ex studente delle superiori e aveva usato due armi da fuoco legali - una pistola e un fucile - per compiere il suo atto orribile.

Secondo le prime informazioni della Polizia di Stato della Stiria, durante la perquisizione sono stati fatti diversi ritrovamenti allarmanti nell'appartamento dell'autore del reato. Questi includevano componenti di una bomba a tubo non funzionante, una lettera di suicidio e un video autoregistrato in cui apparentemente annunciava il suo crimine. Il video è stato visto da sua madre entro soli 24 minuti dall'invio e ha influenzato direttamente l'azione della polizia. Ha immediatamente informato le autorità, ma il destino ha preso una piega tragica.

Dettagli sulla furia

Il delitto è avvenuto martedì mattina intorno alle 10 nella Dreierschützengasse. I testimoni di Han hanno detto che l'autore del reato appariva poco appariscente poco prima del massacro. La polizia è arrivata sul posto nel giro di pochi minuti ed è riuscita a riportare la situazione sotto controllo dopo 17 minuti. Durante questo periodo sono stati mobilitati anche i soccorritori per prendersi cura dei feriti. Durante la furia sono rimaste ferite undici persone, alcune delle quali molto gravi, e una di loro, una donna adulta, è morta in serata a causa delle gravi ferite riportate, portando il bilancio delle vittime a dieci.

A scuola si è verificata una scena drammatica: l'autore del reato alla fine si è ritirato nel bagno della scuola e si è tolto la vita all'avvicinarsi della polizia. Queste circostanze dimostrano le gravi conseguenze della violenza incontrollata e scuotono la morale della società. I vicini hanno anche riferito che l'autore del reato non era percepito come aggressivo o vistoso, il che rende il motivo di tale furia ancora più misterioso.

Lutto per le vittime

A seguito degli sconvolgenti eventi in Austria furono dichiarati tre giorni di lutto nazionale. Giovedì si è svolto a Graz un servizio funebre, a cui hanno partecipato centinaia di persone, per commemorare le vittime. L’emozionante cerimonia è stata accompagnata da un mare di luci che esprimeva la solidarietà e la compassione della popolazione.

In sintesi, la sparatoria di Graz solleva una serie di domande sulla salute mentale, sulla sicurezza nelle scuole e sull’uso legale delle armi da fuoco. Nonostante le prime segnalazioni di possibili episodi di bullismo avvenuti durante gli anni scolastici dell'autore, non è stata trovata alcuna prova chiara, il che sottolinea la complessità dell'accaduto. L’indagine è in corso e molti sperano in risposte che possano aiutare la società a prevenire incidenti così tragici in futuro.

Per ulteriori informazioni sui retroscena e sulle indagini su questo incidente, vedere anche FAZ e [t-online].