Porsche sta pensando di trasferire l’assemblaggio: le tariffe di Trump nel mirino!

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Porsche sta esaminando un possibile trasferimento delle aree di assemblaggio finale negli Stati Uniti per mitigare gli effetti delle tariffe elevate.

Porsche prüft eine mögliche Verlagerung von Endmontage-Bereichen in die USA, um Auswirkungen hoher Zölle zu mildern.
Porsche sta esaminando un possibile trasferimento delle aree di assemblaggio finale negli Stati Uniti per mitigare gli effetti delle tariffe elevate.

Porsche sta pensando di trasferire l’assemblaggio: le tariffe di Trump nel mirino!

Porsche AG, il rinomato produttore di Stoccarda, sta valutando la possibilità di spostare le parti dell'assemblaggio finale all'estero. Ciò potrebbe essere influenzato dall’attuale politica tariffaria statunitense, che è cambiata in modo significativo sotto la presidenza di Donald Trump. Secondo un rapporto di merkur.de Porsche sottolinea tuttavia che attualmente non ci sono piani per la produzione negli Stati Uniti, come ha confermato un portavoce dell'azienda.

La politica doganale ha un profondo impatto sulle aziende tedesche, soprattutto perché Porsche attualmente non ha stabilimenti di produzione negli Stati Uniti ed è quindi fortemente colpita da tariffe elevate. Per ridurre al minimo gli oneri finanziari, si potrebbe prendere in considerazione il trasferimento dell’assemblaggio finale di componenti come i componenti interni e l’assemblaggio dei pneumatici. Così riportato kleinezeitung.at che tale misura potrebbe contribuire a mitigare gli effetti negativi delle tariffe statunitensi e allo stesso tempo preservare la preziosa etichetta “Made in Germany”.

Situazione del mercato e ristrutturazione del personale

Tra le sfide più importanti che Porsche deve affrontare non c'è solo la politica doganale, ma anche un ampio contenimento dei costi dovuto all'attuale crisi economica. Secondo il rapporto di merkur.de L’azienda ha già confermato che taglierà circa 3.900 posti di lavoro entro il 2029. Queste misure sono in risposta al calo delle vendite, che sono diminuite dell’8% nel primo trimestre del 2025, con un calo particolarmente marcato in mercati come la Cina.

A peggiorare la situazione sono i rallentamenti della produzione a Lipsia, mentre Mercedes-Benz annuncia che trasferirà la produzione del SUV GLC dalla Germania a Tuscaloosa negli Stati Uniti. Porsche, invece, non prevede di produrre negli USA veicoli completi, ma solo parti dell'assemblaggio finale, che potrebbero preservare il carattere indipendente del marchio.

Prospettive future

Il Nord America rimane il mercato di vendita più importante per Porsche e, nonostante le sfide, la casa automobilistica continua a mostrare numeri di consegne in aumento lo scorso anno. Resta però la questione di come la politica doganale e le condizioni economiche influenzeranno la futura posizione di Porsche negli Stati Uniti. Piccolo giornale riferisce che VW, la società madre di Porsche, sta già negoziando con il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti per mitigare la controversia tariffaria e prevede di effettuare importanti investimenti negli Stati Uniti.

Nel complesso, la decisione di trasferire l’assemblaggio finale rimane una sfida strategica per Porsche in un momento in cui le aziende devono rimanere innovative sia per assicurarsi quote di mercato che per operare in modo sostenibile dal punto di vista economico.