Korntal-Münchingen: Richiedenti asilo in servizio a 80 centesimi l'ora!

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Korntal-Münchingen sta valutando posti di lavoro a 80 centesimi per i richiedenti asilo per promuovere l'integrazione e la struttura quotidiana. Dibattito su guadagni e condizioni di lavoro.

Korntal-Münchingen erwägt 80-Cent-Jobs für Asylbewerber zur Förderung von Integration und Tagesstruktur. Debatte um Verdienst und Arbeitsbedingungen.
Korntal-Münchingen sta valutando posti di lavoro a 80 centesimi per i richiedenti asilo per promuovere l'integrazione e la struttura quotidiana. Dibattito su guadagni e condizioni di lavoro.

Korntal-Münchingen: Richiedenti asilo in servizio a 80 centesimi l'ora!

Nella città di Korntal-Münchingen si discute se offrire ai rifugiati posti di lavoro non qualificati. La proposta, avanzata dal gruppo parlamentare CDU, prevede che i richiedenti asilo lavorino per 80 centesimi l'ora. Questa proposta è stata accettata all'unanimità dal consiglio locale e l'amministrazione comunale è stata incaricata di esaminare le possibilità di impiegare i rifugiati in conformità con la legge sui benefici per i richiedenti asilo. Oliver Nauth, capogruppo parlamentare della CDU, ha affermato che tali incarichi di lavoro potrebbero favorire la struttura quotidiana, l'accesso alla lingua, l'integrazione e la partecipazione dei richiedenti asilo. L’iniziativa ricorda misure simili a Kornwestheim e Freiberg am Neckar, dove sono già stati implementati modelli simili per consentire ai rifugiati di partecipare alla società ricevendo allo stesso tempo una remunerazione minima.

La legge sui benefici per i richiedenti asilo prevede tali opportunità di lavoro per coloro che sono in grado di lavorare ma non hanno diritto ai benefici. Ciò garantisce che i rifugiati possano essere obbligati a cogliere opportunità di lavoro senza scopo di lucro. Sebbene l'iniziativa della CDU abbia incontrato un ampio sostegno, ci sono anche voci critiche. Harald Wagner, capogruppo parlamentare dei Verdi a Korntal-Münchingen, definisce “indegno” il salario di 80 centesimi l'ora e chiede una remunerazione più adeguata. Inoltre, chiede che le attività per i rifugiati siano diversificate.

Critiche e sostegno

Le opinioni su tali offerte di lavoro sono divergenti. Marianne Neuffer, leader degli Elettori Liberi, vede positivamente l'opportunità di lavorare per i richiedenti asilo e la vede come un'opportunità di integrazione. Il sindaco Alexander Noak ha già confermato le prime considerazioni dell'amministrazione comunale su questo tema. Gli approcci a Kornwestheim e Freiberg hanno portato anche l'amministrazione distrettuale di Ludwigsburg a voler intraprendere azioni e progetti per incoraggiare i richiedenti l'asilo a intraprendere un lavoro nella regione. Oltre 3.000 persone nel distretto ricevono benefici ai sensi della legge sui benefici per i richiedenti asilo, di cui più di 1.000 sono potenzialmente idonee a tali opportunità di lavoro.

In Germania il dibattito sull’obbligo dei richiedenti asilo di lavorare sta diventando sempre più controverso. Mentre il ministro federale del Lavoro Hubertus Heil ritiene utile la possibilità di un lavoro obbligatorio in determinate circostanze, la leader della SPD Saskia Esken lo respinge e sottolinea il fallimento delle misure a favore dei disoccupati di lunga durata. I critici del lavoro obbligatorio, come l’organizzazione per i diritti umani Pro Asyl, lo vedono come una pratica di sfruttamento e mettono in guardia dalle possibili conseguenze disumane. Allo stesso tempo, l’accesso al mercato del lavoro tedesco per i rifugiati appena arrivati ​​è sotto forte pressione. Di norma, i richiedenti asilo possono lavorare solo dopo tre mesi e nei centri di accoglienza anche dopo nove mesi.

La discussione sul quadro giuridico e sugli aspetti etici legati all'assunzione del lavoro per i richiedenti asilo rimane tesa. Quando si tratta di un possibile passaggio al lavoro obbligatorio, si osservano differenze tra gli stati federali e i comuni, che generano sia sostegno che opposizione. La situazione a Korntal-Münchingen è un esempio di questa complessa questione.