SCANDALO sulle tasse Ue: le aziende si difendono dal peso miliardario!

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Bönnigheim discute delle nuove tasse dell’UE sull’economia circolare e del loro impatto sulle aziende e sulla conservazione della natura.

Bönnigheim diskutiert neue EU-Abgaben zur Kreislaufwirtschaft und deren Auswirkungen auf Unternehmen und den Naturschutz.
Bönnigheim discute delle nuove tasse dell’UE sull’economia circolare e del loro impatto sulle aziende e sulla conservazione della natura.

SCANDALO sulle tasse Ue: le aziende si difendono dal peso miliardario!

In uno scambio mozzafiato sul futuro dell’ambiente e dell’economia europea, la Commissione europea è al centro di un’enorme tempesta! INCREDIBILE cosa sta succedendo qui! La direttrice generale del DIHK, Helena Melnikov, non vede di buon occhio la draconiana proposta di Ursula von der Leyen.

Lei ha avvertito con urgenza: “Una nuova tassa manderebbe un segnale completamente sbagliato!” L'idea di Von der Leyen di un'imposta societaria scaglionata per le grandi aziende con un fatturato annuo superiore a 100 milioni di euro è stata descritta da Melnikov come devastante per l'armonizzazione economica: c'è il rischio di enormi conseguenze negative!

Profitti o conservazione?

L’UE prevede un notevole scaglionamento delle tasse: le aziende dovrebbero pagare tra 100.000 e 750.000 euro, mentre sul tavolo c’è anche la richiesta di una tassa sui rifiuti elettronici non riciclabili. Cosa c'è veramente dietro? Queste decisioni potrebbero costare all’UE l’incredibile cifra di 58,5 miliardi di euro ogni anno: un potenziale tsunami finanziario per le aziende!

Ma non è tutto: le critiche alla proposta sono schiaccianti! L'Associazione tedesca per l'ambiente e la conservazione della natura (BUND) critica la Cancelliera e descrive la proposta come un “NUMERO ZERO per la conservazione della natura”. La guerra climatica sembra camminare su una linea sottile tra l’autoindulgenza finanziaria e una spinta ecologica tanto necessaria!

Un incubo ecologico?

Un altro segnale d’allarme arriva dal WWF: gli spaventosi tagli alla protezione del clima e della natura potrebbero far precipitare l’Europa in una crisi apocalittica! Queste circostanze insostenibili non sono solo uno scandalo nazionale, ma hanno anche il sapore di un’agenda politica fallita e soggetta a crisi!

Ma il problema è ancora più grande! Gli enormi rifiuti elettrici ed elettronici che affliggono l’UE hanno raggiunto proporzioni catastrofiche. Le ultime statistiche mostrano che l’inazione non è più un’opzione! Ecco i tre fatti PIÙ SCIOCCANTI che devi sapere:

  • Im Jahr 2020 wurden in der EU an die 12 Millionen Tonnen Elektroschrott produziert – und das ist nur die Spitze des Eisbergs!
  • Der Aktionsplan für die Kreislaufwirtschaft fordert eine rasante Senkung dieser schockierenden Zahl und führt ein „Recht auf Reparatur“ ein!
  • Die neuen Vorschriften lassen keinen Raum für Verständnis: Verkäufer müssen Produkte reparieren – oder die hohen Kosten beim Kunden abladen!

Il futuro nell’economia circolare

L’UE è chiaramente sotto pressione e il tempo stringe! Il piano d’azione progressista per l’economia circolare promette grandi cose: da un unico caricabatterie alla drastica riduzione dei rifiuti. I meccanismi di monitoraggio delle fasi di produzione e consumo sono cruciali per il successo di questa iniziativa!

Restano però le domande: gli Stati membri dell’UE accetteranno di dover lottare per un’Abland attenta all’ambiente? Possiamo ancora cambiare la situazione e liberarci dalla dipendenza dalle risorse?

È TEMPO che sia le aziende che i consumatori si assumano la responsabilità di combattere il male incombente dei rifiuti elettronici e delle emissioni dannose per il clima! I prossimi negoziati al Parlamento europeo promettono uno spettacolo snervante! Credi che le cose possano cambiare? La pressione sta crescendo e il tempo stringe: agisci ORA!

Per approfondimenti su questi argomenti esplosivi, leggi i rapporti completi: Bietigheimer Zeitung, Europa Parlamento e Eurostat.